Acrilico e acquerello su intonaco, cm 305 x 275, 2011
LAZZARO ED EPULONE - Lc 16, 19-31
La tenda separa lo spazio dove si trova il ricco mangione dall'esterno dove, seduto, si trova il mendicante Lazzaro. Le fiamme che cominciano a divampare dal tavolo e dalle vesti dell'inavvertito Epulone richiamano la scena finale della parabola, là dove egli sarà stato condannato all'inferno. Alla sua destra una pianta dissecca nel vaso, metafora di una vita arida, che non fruttifica, votata alla morte, in contrasto con i piccoli fiori che crescono sul terreno accanto al sofferente Lazzaro, che giungerà in Paradiso. L'occhio di Dio vede ogni cosa, e una lacrima di commozione e pietà ne fuoriesce, poiché Egli partecipa delle sofferenze del mendicante, ma anche perché rattristato dalla dannazione cui il ricco si sta condannando.
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