Acrilico e acquerello su intonaco, cm 305 x 275, 2011
IL FIGLIOL PRODIGO - Lc 15, 11-24
La parabola è rappresentata nel momento culminante dell'incontro tra il padre e il figlio finalmente pentito e ritornato. La commozione, la gioia e la bontà del padre sono espresse dalla lacrima che scorre sulla sua gota, dalle labbra aperte a pronunciare parole d'incoraggiamento di fronte al pentimento, all'umiliazione e al dolore del figlio, dalla mano sinistra che si offre, lasciandosi stringere, mentre tre dita della propria destra (rimandanti alla Santissima Trinità) toccano con dolcezza la curva schiena di lui, dove il colore viola di questi tre punti di contatto rimanda al sacramento del perdono e della riconciliazione. Al centro del mantello del padre vi è un fermaglio a forma di croce, simbolo del dono definitivo di sè da parte di Dio. Le vesti del figlio sono stracciate, tutto quello che rimane della sua esperienza di fuga e allontanamento dal padre è miseramente contenuto in un fagotto legato ad un bastone e abbandonato per terra. Sullo sfondo una casa, la casa paterna ove un rosso fuoco d'amore arde perennemente, tutto bruciando, tutto trasformando, tutto creando e ricreando ininterrottamente.
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